La scienza e la tecnica della fune
Le funi sono generalmente di sezione circolare; nonostante ciò possono presentare una forma piatta (fune piana) soprattutto per sopperire a particolari esigenze legate all'utilizzazione della fune stessa, un settore in cui viene usata questo tipo di fune piano è quello minerario.
PRINCIPI FISICI DI FUNZIONAMENTO
Le funi lavorano in trazione, sfruttando le forze che tengono uniti atomi e molecole a livello infinitesimo e possibile farle sopportare carichi molto più importanti del loro peso proprio.
L'invenzione successiva delle carrucole ed in genere di altre macchine semplici, ha permesso di efficientare ulteriormente il sollevamento di carichi sfruttando "l'equilibrio dei momenti".
L'invenzione successiva delle carrucole ed in genere di altre macchine semplici, ha permesso di efficientare ulteriormente il sollevamento di carichi sfruttando "l'equilibrio dei momenti".
CHIMICA DEL MATERIALE
Una fune d'acciaio è formata da un numero di fili d'acciaio arrotolati in trefoli, a loro volta arrotolati attorno a un'anima centrale costituita a sua volta da un trefolo o da una vera e propria fune d'acciaio di diametro inferiore, o un'anima tessile, attualmente comunemente in polipropilene; in passato erano utilizzate maggiormente fibre naturali: canapa.
PROCESSI DI PRODUZIONE
Il filo d'acciaio è ottenuto per trafilatura attraverso una filiera costituita carburo di tungsteno. L'operazione provoca incrudimento dell'acciaio per il moto delle dislocazioni, che aumenta il carico di rottura, ma diminuisce fortemente l'allungamento e la flessibilità rendendo più fragile ad urto la superficie del materiale.
- a caldo
- a freddo
Una volta ottenuti i singoli fili, questi vengono successivamente avvolti in trefoli di diverse disposizioni ed infine uniti a formare la fune.
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